LETTERA APERTA SULLA SALUTE DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI DOPO L’ORDINANZA DEL 20 MARZO 2020

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Ali per Giocae ha deciso di scrivere una lettera aperta e inviarla al Garante per l'infanzia e l'adolescenza. La lettera è stata sottoscitta anche da altre Associazioni.


All' AUTORITÀ NAZIONALE GARANTE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA

Ai GARANTI REGIONALI DELL'INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

LETTERA APERTA SULLA SALUTE DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI DOPO L’ORDINANZA DEL 20 MARZO 2020

Premesso che

            _ ALI per Giocare, Associazione dei Ludobus e delle Ludoteche Italiani, ha tra i suoi scopi associativi:

  • il coordinamento e il confronto delle varie esperienze e metodologie di pedagogia ludica e socioculturale attive in Italia; [….]
  • la promozione di un'azione progettuale collettiva e condivisa a livello nazionale, europeo ed internazionale sulle aree tematiche del gioco, dei diritti, dell'animazione, della pedagogia socio-culturale e della comunicazione in genere; […]
  • la collaborazione attiva con tutti coloro che professionalmente si interessano e si impegnano nelle aree di intervento socio-culturale;
  • il sostenere e divulgare la Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (Convention on the Rigths of the Child, CRC), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176, con particolare attenzione all'Articolo 31.

            _ l'Articolo 31 della Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza sancisce il diritto del minorenne al gioco, al riposo e allo svago:

<<Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica. 

Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l'organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.>>

            _ altresì la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con disabilità ribadisce il diritto al gioco, allo sport ed alle attività ricreativo culturali. In particolare all'articolo 30, "Partecipazione alla vita culturale, alla ricreazione, al tempo libero e allo sport", comma 5 lettera d, afferma che:

<<[…] 5. Al fine di permettere alle persone con disabilità di partecipare su base di eguaglianza con gli altri alle attività ricreative, del tempo libero e sportive, gli Stati Parti prenderanno misure appropriate per […](d) Assicurare che i bambini con disabilità abbiano eguale accesso rispetto agli altri bambini alla partecipazione ad attività ludiche, ricreative, di tempo libero e sportive, incluse le attività comprese nel sistema scolastico; […]>>

            Consapevoli che le necessarie forme di contenimento del contagio siano state applicate per il benessere di tutti i cittadini, restiamo sgomenti per l’ordinanza del 20/3/2020 che limita ulteriormente le attività all’aperto, in particolare il punto B dell’articolo 1 (Ulteriori misure urgenti di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale):

 <<[…] b) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona […]>>

            Scriviamo ben consapevoli del momento estremamente drammatico che il nostro Paese sta attraversando a causa dell’emergenza Covid-19, che come tutti i cittadini e le cittadine italiani viviamo con enorme preoccupazione, ma come operatori socio culturali siamo soprattutto preoccupati per il benessere dei bambini e delle bambine visto in riferimento a questo comma. Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità in tempi di Coronavirus consiglia precisamente questo: mezz’ora d’attività fisica al giorno per gli adulti e un’ora per i bambini; passeggiate e giri in bicicletta a distanza di sicurezza.

Siamo molto stupiti che sin dall’inizio delle restrizioni non siano state date indicazioni chiare su come comportarsi con le bambine e i bambini, e che questi siano presi in considerazione solo in merito alla continuità delle attività scolastiche e non per le attività culturali, sociali e in genere legate al benessere della persona a prescindere dall'età.

            Chiediamo che vengano definite modalità su come si debbano comportare in primis i genitori di figli minorenni, impossibilitati a uscire individualmente. Come operatori, educatori, professionisti della cultura ludica auspichiamo che queste modalità vengano predisposte al più presto e ci rendiamo disponibili per supportare e incoraggiare nelle famiglie atteggiamenti virtuosi a riguardo.

            Sottolineiamo che il DPCM e le relative normative regionali, in taluni casi anche più restrittive, riconosce il diritto a svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione alle persone adulte e che tale attività deve essere “individuale” ed esclude pertanto qualsiasi possibilità per le bambine e i bambini poiché la loro uscita richiede necessariamente l’accompagnamento da parte di un familiare; inoltre non si è tenuto conto delle esigenze di fasce di cittadine e cittadini, bambine e bambini ma non solo loro,  differenti dall’adulto autonomo, sano e benestante, ma paradossalmente solo delle necessità degli sportivi adulti e degli animali da compagnia.

            Considerando che la durata dei provvedimenti restrittivi è probabilmente destinata a prolungarsi ben oltre il 3/4/2020, è tanto più necessario prendere in carico la situazione speciale dei minorenni in quanto questa restrizione improvvisa e prolungata della libertà di movimento e di relazione inevitabilmente avrà effetti importanti sul loro equilibrio psichico e sulla loro corporeità in relazione allo spazio: proprio per questo è estremamente importante prenderci cura di loro, cercando di attenuare il più possibile l’impatto di un’esperienza così traumatica ed adottando ogni strategia possibile per allentare la tensione fatalmente presente tra le mura domestiche anche attraverso i provati e insostituibili benefici del gioco libero all'aperto.

            Nello specifico, chiediamo un chiaro pronunciamento da parte delle autorità competenti in merito alla possibilità per le bambine e i bambini di: 

  • svolgere attività ludico motoria in prossimità della propria abitazione in compagnia esclusiva di un genitore o di un altro adulto appartenente al nucleo familiare
  • usufruire degli spazi condominiali (cortili, terrazzi) in compagnia esclusiva di un genitore o di un altro adulto appartenente al nucleo familiare secondo una ragionevole turnazione e nel rispetto dei tempi del riposo dei condomini
  • rendere accessibili su tutto il territorio in quanto indispensabile i materiali per l'organizzazione casalinga di attività culturali o creative come libri per l’infanzia, giochi, materiale di consumo quali fogli, penne, colori, colle e attrezzi vari
  • regolamentare la possibilità di fruire dello spazio esterno anche tramite un modulo di autocertificazione per minorenni per le uscite in strada nei pressi dell'abitazione.
  • iniziare a pianificare un rientro alla normalità tenendo conto fin dall'inizio dei diritti dei minorenni

Ringraziando anticipatamente per la disponibilità e l’attenzione inviamo i nostri più cordiali saluti.

31/03/2020  - Il Presidente Roberta OLIVERO


LA LETTERA